l dipinto, senza la sua cornice in seta, raffigura Heruka.
La divinità del dipinto è raffigurata in amplesso con la sua paredra, a simboleggiare l’unione di yab e yum, principio maschile e femminile ovvero compassione e saggezza. Il capo della divinità è adornato con una corona di cinque teschi, mentre la parte inferiore del corpo è coperta da una pelle di tigre. La consorte, con un solo viso e due mani, anch’essa di colore blu-nero, regge nella mano sinistra una coppa cranica e come la controparte è adornata con pelle di leopardo.
Note: Nella tradizione Nyingma il termine Heruka (bevitore di sangue) si riferisce a qualsiasi divinità meditativa maschile dall'aspetto irato. Un Heruka ha tipicamente tre facce, sei braccia, otto gambe, una consorte ed un paio di ali. Le forme individuali più comuni che si trovano nell'arte sono: Hayagriva, Chemchog Heruka, Vajrakila , con cui forse si può identificare il soggetto del dipinto ed altre.